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Breve storia della moneta.
Agustí Chalaux de Subirà, Brauli Tamarit Tamarit.

Il Capitalismo Comunitario.
Agustí Chalaux de Subirà.

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Agustí Chalaux de Subirà.

Leggende semitiche sulla banca.
Agustí Chalaux de Subirà.

Moneta telematica e strategia di mercato.
Magdalena Grau, Agustí Chalaux.

Omaggi e biografie:

Note autobiografiche di Agustí Chalaux de Subirà (1911-2006).


Capitolo 6. L'IMPARABILE ASTRAZIONE

Le trasformazioni monetarie stanno dimostrando che la visione "metallista" aristotelica è incapace di permettere un equilibrio tra mercanzie crescenti e moneta materiale limitata e limitante. La visione "nominalista" platonica riprende forza nella pratica della crescente astrazione dei sistemi monetari attuali.

Le cambiali, i biglietti di banca convertibili in metallo e l'attuale carta moneta totalmente inconvertibile sono stati delle prove generali per liberarsi dal giogo dell'oro. Le annotazioni, manuali od elettroniche, su conti correnti stanno finendo di imporre la totale astrazione della moneta intesa come riconoscimento di debito ed unità di conto.

L'inerzia che ostacola il cambiamento delle istituzioni è dovuto a molti fattori. Alcuni sono tecnici -una determinata incapacità strumentale per portare a termine una nuova proposta-; altri sono relativi alla stessa dinamica umana, dove ogni cambiamento risulta sempre costoso. Si danno però anche delle "inerzie" più o meno consapevolmente mantenute e difese dai gruppi sociali che se ne beneficiano. È curioso vedere come Aristotele formula la sua teoria giusto nel momento in cui Alessandro Magno sta espandendo l'imperialismo greco e, pertanto, praticando il metallismo in tutte le sue potenzialità: corruzione di traditori, trasformazione monetaria di abbondanti bottini e di imposti "metallici", estensione-penetrazione del commercio in paesi stranieri... È evidente che la moneta metallica è una buona arma, culturale e commerciale, per la penetrazione dell'invasore, perchè rompe facilmente ogni struttura economica e d'intercambio tradizionale nei popoli invasi, grazie alle facilitazioni ed alla magia incantatrice dei metalli preziosi.

Fu solo a partire dal 1914, quando, per l'esaurimento delle riserve d'oro, la guerra dovette concludersi in tre mesi, che si decise di approfittare dell'occasione per introdurre la carta moneta svincolata dall'oro. Venne così aperto un nuovo cammino di penetrazione e sfruttamento sottile con l'uso della carta moneta ufficiale, supporto legale del super-utilizzo del denaro bancario. La Seconda Guerra verrà a segnare l'inizio della fine dell'oro a livello internazionale. Gli accordi di Bretton Woods, firmati nel 1944, assumevano che il dollaro americano era convertibile in oro. Ma nel 1971 il presidente Nixon lo rinnegò unilateralmente. A partire da allora, la carta moneta non ha niente a che vedere con l'oro nè con nessun tipo di mercanzia, non corrisponde a quantità d'oro alcuna nè può essere convertibile con esso, tanto all'interno di ciascuno Stato come nelle relazioni internazionali.

La carta moneta si fonda sulla convenzione sociale che ne ha fatto lo strumento imprescindibile per gli atti di intercambio mercantile, e sulla fiducia che le si dà in quanto strumento che compie adeguatamente la sua funzione. Si tratta di un valore ausiliario e astratto. Il sistema monetario ha recuperato la teoria nominalista di Platone. Ed i fatti successivi -assegni e carte magnetiche- aumentano ancor più la sua astrazione.

Quando si produce un cambiamento nel sistema monetario, occorre proteggere la convenzione sociale con un insieme di miti e di segni che rinnovino la fiducia verso il vecchio sistema anche per il nuovo. È molto curioso il fatto che appena tre anni fa circolavano ancora biglietti della Banca di Spagna nei quali si diceva che questo biglietto "pagherà al portatore la quantità di x pesetas" in oro, malgrado il fatto che già da molti anni questo era impossibile. Troveremo un caso simile nella forma convessa delle tavolette sumeriche, che sono una traccia del sistema sferico anteriore (cfr. cap. 10: "Il ritorno all'Eden"). Non è meno curioso vedere che 15 anni dopo la morte di Franco continuino ad essere di corso legale le monete che lo proclamano "Caudillo di Spagna per grazia di Dio".

Le difficoltà per controllare l'inflazione monetaria e per liberarsi dal pericolo della recessione; i gravissimi problemi derivati dall'egemonia del dollaro nel commercio internazionale, ed in particolare il debito estero impagabile; la dittatura del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, esercitata a vantaggio degli stati forti che ne possiedono il controllo; il divorzio tra speculazione finanziaria ed economia reale; la noncuranza devastatrice nei confronti del sistema ecologico da parte del sistema economico... costituiscono una serie di fatti importantissimi per la vita delle persone e del pianeta. Sembra che questi fatti siano abbastanza gravi per cercare in un nuovo sistema monetario uno strumento adeguato per farvi fronte con maggiore efficacia.

Peter Drucker, prestigioso economista americano niente affatto sospetto di posizioni sovversive, ha le idee chiare in proposito: "Abbiamo bisogno di una nuova sintesi della realtà che raccolga la nuova realtà economica. Se non appare, potremmo trovarci alla fine della teoria economica; in altre parole, non esisteranno fondamenti per l'azione del Governo che dirige il ciclo degli affari e le condizioni economiche." "L'economia transnazionale è plasmata e diretta dai flussi finanziari i quali possiedono una dinamica propria." "L'economia "reale" di beni e servizi non domina più 'economia transnazionale. Lo fa invece l'economia simbolica del denaro e del credito. Ogni giorno, il mercato interbancario di Londra fa circolare una quantità di divise transnazionali da 10 a 15 volte maggiore [...] di quelle che occorrono per finanziari gli intercambi mondiali di beni e servizi." "Il 90 per cento, o più, delle transazioni finanziarie dell'economia transnazionale non servono per quella che gli economisti considerano una funzione economica. Servono puramente per funzioni finanziarie." "È l'economia simbolica quella che controlla ampiamente l'economia reale"

Quando, nel mese di maggio del 1990, il professor Drucker fu nominato dottore honoris causa dall'Universitat Politècnica de Catalunya, lasciò sorpreso tutto l'uditorio con l'inizio del suo intervento: "Siamo tutti coscienti di vivere in un'epoca in cui la tecnologia cambia molto rapidamente. Molti credono che questo è un fatto che si produce nei settori di "alta tecnologia".

Attualmente, i cambiamenti tecnologici si producono piuttosto in aree che vengono considerate di "bassa tecnologia" o di "nessuna tecnologia" che non in aree d'alta tecnologia. I cambiamenti tecnologici più importanti degli ultimi anni non si sono verificati nell'area dei computer, e neppure in quella delle biotecnologie, bensì nel campo della banca e delle finanze. Di fatto, la banca sta passando rapidamente dall'essere un qualcosa relazionato ai soldi, all'essere un qualcosa relazionato all'informazione."

Note:

Corrisponde abbastanza fedelmente alla parola "duce" [N.d.T.].
DRUCKER, Peter F., Las nuevas realidades, Edhasa, Barcelona, 1989, pp. 230-231.
Idem, pp. 188-189.
DRUCKER, Peter F., Gestió de la tecnologia, discorso tenuto a Barcelona, 1990.


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